Il G.A.M. è un movimento di giovani.
Il G.A.M., Gioventu’ Ardente Mariana, è un movimento di ispirazione
eucaristica, mariana,ecclesiale.
Intende con i Cenacoli far presa diretta sui giovani e fargli amare il Rosario,
la Parola di Dio, la confessione, l’Eucarestia, il Papa e la Chiesa.
Riscopre la Confessione come esperienza di gioia e l’Eucarestia come
esperienza di Cielo e di Risurrezione.
RAGION D’ESSERE:
« Nello sbandamento di tantissimi giovani, affascinati da ideologie malsane – spiega ancora Don Carlo – vuol essere come una roccaforte di resistenza alla pressione satanica e una coraggiosa affermazione
della propria fede attraverso i cosiddetti Cenacoli.
Gli appartenenti (giovani e ragazze «inviati dalla Madonna e scelti da Lei») si
impegnano al Rosario quotidiano, a una forte vita Eucaristica, a un amore
entusiasta per il Vangelo e a un grande attaccamento e fedeltà al Papa e alla
Chiesa a lui unita».
Don Carlo definiva il nostro tempo come:
L’ORA DELLA DONNA VESTITA DI SOLE
« Nel cielo apparve un segno grandioso: una Donna vestita di Sole (= Madre di Dio) con la luna sotto i suoi piedi (= Immacolata) e sul suo capo una corona di dodici stelle (= Madre della Chiesa, Madre di ciascuno di noi)» (Apocalisse 12,1).
GUIDÒ I GIOVANI AD AMARE:
L’EUCARISTIA
Attraverso i Cenacoli Gam portò i giovani a un amore ardente per la Parola di Dio e per Gesù Eucaristia. Di qui l’aggettivo “ardente” tratto da Lc 24,32: «Non ci ardeva forse il cuore quando ci spiegava la Parola?». E da Lc 22,15: «Ho desiderato ardentemente di mangiare questa Pasqua con voi».
« I giovani sono stanchi di parole umane – diceva – hanno sete della Parola di Dio. La Parola di Dio li attira fortemente e li elettrizza, li rende pronti a tutto nella lotta per il Regno di Dio».
I giovani gli credevano e lo seguivano in massa. Ed egli li portava a Gesù.
« Gesù affascina i giovani in maniera sorprendente – diceva ancora – e scoprono la gioia dell’adorazione eucaristica. Gesù Eucaristia è il centro di tutto. E Gesù ci porta al Padre. Ogni evangelizzazione parte dall’Eucaristia e porta all’Eucaristia».
LA MADONNA
Innamorare i giovani della Madonna fu il segreto e il movente per formarli e farne degli apostoli. Li aiutò a comprendere il dono di Gesù dalla croce:
« ECCO TUA MADRE»; li portò alla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria scoprendo con gioia l’Immacolata quale Mamma.
Diceva: «Gesù ci ha dato Maria come Mamma che è un’immagine dell’Amore infinito del Padre Celeste. E noi sentiamo che attraverso di Lei si arriva direttamente a Gesù».
Scelse come motto del Gam: «A Gesù per Maria».
IL PAPA
Lasciò quale eredità ai giovani Gam l’amore alla Chiesa e al Papa:
« Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa» (Mt 16,18). Amore che si fa obbedienza, testimonianza, difesa e partecipazione attiva alla stessa missione evangelizzatrice.
« I giovani Gam amano il Papa e fanno quadrato attorno a Lui» – diceva.
Nei Cenacoli promosse il giuramento di obbedienza e fedeltà assoluta al dolce Vicario di Cristo in terra e la promessa di amore al proprio Vescovo e ai propri Sacerdoti uniti al Papa.
LA CONFESSIONE
In un tempo in cui il Sacramento della Riconciliazione era caduto nella trascuratezza, Don Carlo guidò i giovani e il popolo di Dio a riscoprirlo come «Sacramento della gioia»: «Facciamo festa» dice il padre della parabola (Lc 15,23).
Diceva Don Carlo: «Nella Confessione il giovane sente scorrere nella sua anima il Sangue di Gesù e gli entra nel cuore l’alta marea della gioia. Prima mettere a posto l’anima in un bagno di Grazia e di gioia e poi proiettare i giovani nel futuro di Dio. Dopo la Confessione i giovani diventano più aperti e recettivi alla Parola di Dio».
LI PORTÒ ALLA GIOIA
« Una caratteristica particolare dei giovani Gam è la gioia» – diceva. Portò i giovani a gustare la vera e limpida gioia della trasparenza del cuore. Alimentava in loro l’entusiasmo per il Regno di Dio e per il Cielo che ci attende; clima necessario e fecondo per ravvivare la speranza e sprigionare sempre nuove energie.
« La gioia – diceva – è stata il dono di Gesù: «Vi dico queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia perfetta» (Gv 15,11)».
« Era tutto una sola cosa Don Carlo: la gioia» (Card. Corrado Ursi).
LANCIÒ I GIOVANI NELL’EVANGELIZZAZIONE
« Evangelizzare – diceva Dan Carlo – è uno stato di vita divina, è una grazia che bisogna cogliere a prezzo di rotture dolorose».
Ai giovani:
« La Parola di Gesù divinizza, è una Parola creativa, fa unità, produce dentro di noi la gioia, l’amore – è una rifrazione dell’amore Trinitario -, è tutta luce, “voi siete la luce del mondo”. La Parola di Dio è onnipotente, la sua efficacia è sovrana. Dio parla e tutto esiste. La Parola di Dio, pronunciata da un suo inviato realizza ciò che dice. La massima concentrazione di Dio è nell’Eucaristia e nel Vangelo.
” Consacrali nella verità”, cioè totalmente inzuppati di Parola di Dio da essere trasparenza della Parola di Dio, cioè da diventare Vangelo leggibile, da essere “sale della terra, luce del mondo”.
La Parola di Dio deve penetrare, deve diventare sangue, linfa, deve circolare nell’anima, deve incidersi, deve affondare, deve imbevere tutte le cellule. Ecco allora la missione: “invio in Missione”, missione speciale. Ogni giovane ha a disposizione un campo operativo immenso”. “Il servizio sociale più grande, più bello che potete fare a tutta l’umanità è l’evangelizzazione”».
«IO PER QUESTO SONO NATO E PER QUESTO SONO VENUTO NEL MONDO: PER DARE TESTIMONIANZA ALLA VERITÀ» (Gv 18,37).
Don Carlo sentì sempre intensamente questo comando ultimo di Gesù. Ma la sua intuizione più nuova e geniale, guidata dallo Spirito Santo e dall’Immacolata, fu lanciare i giovani nell’evangelizzazione. «Il Signore assegnò a ciascuno un compito specifico» (Mc 13,34), ricordava Don Carlo ai giovani, che nessun altro può fare. Quello di essere un evangelizzatore, di diffondere cioè la Parola di Dio, il Vangelo, che è la «potenza stessa di Dio» (Rm 1,16). Il Signore, ricordava, «ti ha scelto per annunciare il Vangelo di Dio» (Rm 1,1).
Tale iniziativa rispondeva in pieno ai segni dei tempi delineati dal Papa e dalla Chiesa soprattutto nell’Evangelii Nuntiandi (n. 60.72) «Tutta la Chiesa è chiamata ad evangelizzare». «I giovani ben formati nella fede devono diventare gli apostoli della gioventù».
E quindici anni dopo il Papa Giovanni Paolo Il dirà: «I giovani non devono essere considerati semplicemente come l’oggetto della sollecitudine pastorale della Chiesa: sono di fatto e devono venire incoraggiati ad esserlo, soggetti attivi, protagonisti dell’evangelizzazione» (Cristifideles laici, n. 46).
Don Carlo lanciò i giovani Gam – formati spiritualmente nei Cenacoli – quali protagonisti dell’evangelizzazione, nel loro ambiente e dovunque. Questo soprattutto tramite il VOLANTINAGGIO, i CENACOLI e le MISSIONI.
IL VOLANTINAGGIO
È una forma di evangelizzazione capillare che raggiunge tutti, soprattutto i lontani. I giovani diffondono gratuitamente volantini e opuscoletti sulla Parola di Dio alle porte delle chiese, delle scuole, delle fabbriche, nelle stazioni ferroviarie, nelle buche delle lettere, sui tergicristallo delle auto in sosta ecc. Particolarmente raccomandava di volantinare il foglio volante Per me Cristo, la spiegazione completa e ricca della Liturgia della Parola nella Messa domenicale.
Il volantinaggio «si fonda sulla logica della parabola del seminatore – diceva Don Carlo – . Occorre seminare la Parola di Dio ovunque, senza discriminare i terreni. Si tocca con mano che davvero “Il Vangelo è la potenza stessa di Dio” (Rm 1,16)».
IL CENACOLO GAM
Sullo stile del Cenacolo di Gerusalemme attorno a Maria, Madre di Gesù (Atti 1,14), il Cenacolo Gam è un incontro di preghiera e di gioia, annunciato con locandine, invitini, megafonaggio per le strade e che si svolge in tre momenti: Catechesi pregata (una decina del Rosario con la Parola di Dio e il canto); Liturgia penitenziale (con la meditazione delle parabole delle misericordia, l’esame di coscienza sui Comandamenti e le Confessioni); Liturgia Eucaristia.
Si conclude con la consacrazione al Cuore Eucaristico-Sacerdotale di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria e con la distribuzione gratuita di stampa da diffondere, perché «ogni evangelizzato diventi a sua volta evangelizzatore» (E.N. n. 24).
LA PICCOLA MISSIONE GAM CON LA MADONNA DI FATIMA
La missione, richiesta dal Vescovo o dal Parroco, è attuata dai giovani stessi, dopo un’adeguata preparazione. In gruppo di 8 o 10 (soli ragazzi o sole ragazze) affiancati dove è possibile da un Sacerdote del Movimento, i giovani percorrono tutta la Parrocchia casa per casa, privilegiando i malati e gli anziani, per un’evangelizzazione capillare e la consacrazione della famiglia al Cuore Immacolato di Maria. Invitano quindi nella Chiesa Parrocchiale ai vari Cenacoli: per i fanciulli, i giovani e il popolo di Dio.
Organizzano Cenacoli anche negli ospedali, ospizi, istituti e case circondariali ecc. Portano la bianca statua della Madonna di Fatima e fanno sempre esperienza come la Mamma Celeste attiri a Gesù le anime, soprattutto i lontani.
I giovani sono animati e sostenuti spiritualmente dai Sacerdoti del Movimento, dalle «Figlie della Madre di Gesù» e dalle «Figlie della Donna vestita di Sole» (consacrate del Gam).
Secondo la Parola di Gesù ai discepoli: «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,9) Don Carlo voleva che la diffusione della stampa e ogni impegno di evangelizzazione fossero del tutto gratuiti. «Se noi cercheremo prima di tutto il Regno di Dio e la sua giustizia (Mt 6,33) – diceva – la Mamma Celeste non ci farà mai mancare i mezzi necessari. Al Padre interessa più di noi diffondere la Parola del Figlio suo».