La nostra storia

Sfilarono in quei cuori giovanili tutti i quindici misteri del Rosario, meditati e cantati ad ogni Ave Maria. Erano in maggioranza giovani che con la preghiera del Rosario non avevano certo molta dimestichezza, ma quella sera ripresero in mano la corona con grande fede ed entusiasmo.
Don Carlo scandiva i vari momenti con dei brevi flash di Parola di Dio. Erano dei tocchi di luce che penetravano in tutte quelle anime giovanili. Un clima di cielo. La gioia raggiunse il culmine nella Liturgia Penitenziale e nella Celebrazione Eucaristica. Una tirata di gioia dalle 23 alle 7 del mattino.

Chi e’ il Fondatore?

Più tardi, nel ’79,Don Carlo avrà la gioia di vedere un gruppo di giovani Gam accolti in udienza privata dal Papa Giovanni Paolo II che canterà con loro: “Ave Mamma”, “T’ho incontrato”, rimanendo particolarmente colpito da “Viene l’ora”, un canto che parla di martirio e di Cielo.
Come sempre Don Carlo rimarrà nell’ombra.
– Chi è il Fondatore di questo Movimento? chiese il Papa.
– La Madonna, risposero in coro i giovani.
– La Madonna…., si, si, sorrise il Papa. Ma di chi si è servita la Madonna?
Sono allora i giovani accennarono a Don Carlo. Poi aggiunsero che con lui c’era anche Don Bruno. Il Papa allora raccomandò: “Portate loro la mia benedizione”. E regalò per loro due coroncine.
In seguito i giovani Gam affiancheranno il Papa nelle sue tappe di evangelizzazione, non solo nelle Parrocchie romane, ma anche nelle varie città d’Italia, con il volantinaggio e i Cenacoli.
I giovani Gam amano il Papa; hanno sempre partecipato alle Giornate Mondiali della Gioventù (G.M.G.), che si tengono ogni due anni; ogni volta in una diversa città del Mondo. Chi sono questi giovani?

Ma chi sono questi giovani? Che cosa cercano e cosa trovano nel Movimento Gam?

Lasciamo la parola a Don Carlo stesso: “Il G.a.m. è un movimento giovanile di ispirazione eucaristica, mariana, ecclessiale. Intende con i Cenacoli far presa diretta sui giovani e fargli amare il Rosario, la Parola di Dio, la Confessione, l’Eucaristica, il Papa e la Chiesa. Riscopre la Confessione come esperienza di gioia e l’ Eucaristica come esperienza di cielo e di risurrezione. Moltissime migliaia di giovani italiani vi aderiscono. Vuole riportare Dio nelle famiglie, nelle scuole, nelle comunità e nella società. Ha un sogno: costruire la civiltà dell’amore e preparare la primavera della Chiesa. Lancia i giovani nell’ Evangelizzazione”.
E’ una definizione che rispecchia in sintesi i grandi amori di Don Carlo: il suo amore alla Parola di Dio, a Gesu’ Eucaristia, alla Madonna; l’indefessa ricerca del Regno di Dio e della gloria del Padre; la filiale fedeltà alla Chiesa e al Papa; la fiducia nei giovani e i grandi ideali di evangelizzazione maturati per lunghi anni nella luce dello Spirito Santo e sotto la guida di Maria, “Stella dell’evangelizzazione”.
Tutta la sua vita fu una preparazione a questa missione specifica nella Chiesa e nel mondo: il Gam. Egli stesso lo disse un giorno: “La Mamma Celeste in tutti questi anni mi ha preparato per questo. Ha condotto tutto in vista del Gam”.
I giovani Gam hanno tre “amori bianchi”:
1) L’Eucarestia;
2) La Mamma Celeste;
3) Il Papa e la Chiesa.
Cosa vuol dire G.a.m.?
“Da dove viene il nome GIOVENTU’ ARDENTE MARIANA? Dalla Mamma Celeste stessa – risponde Don Carlo -. L’aggettivo ARDENTE e l’altro aggettivo MARIANA qualificando la gioventu’: arde del fuoco dello Spirito Santo e della Parola di Gesu’; è tutta mariana, cioè della Mamma Celeste, e perciò si consacra al Cuore Immacolato di Maria”.

Obiettivi

Ne delinea brevemente gli obbiettivi: “Il Gam vuol dare ai giovani il pieno significato degli avvenimenti che sono chiamati a vivere e vuole lanciarli nel piu’ splendente ideale che il possa affascinare: il REGNO DI DIO.
Il Gam vuol portare i giovani alla consacrazione al Cuore Immacolato di Maria e ai tre grandi amori: “L’Eucarestia, la Madonna, la Chiesa e il Papa. Con il Rosario in mano, arma di salvezza, si preparano a combattere il nemico Satana: si preparano alle “dure battaglie che li attendono”. “E’ un cammino che devono fare”. E’ tutta opera della Madonna: i giovani li sceglie e li chiama Lei”.